[Recensione] La locanda dei ricordi d'estate di Marissa Stapley - Sperling & Kupfer


Trama
Ci sono luoghi che hanno il potere di curare ogni ferita. Per Mae, quel luogo si chiama Alexandria Bay, la cittadina a nord di New York dove è cresciuta insieme ai nonni, che da sessant'anni mandano avanti con passione Summers' Inn, la locanda sul fiume. Lì sono di casa le sue memorie più care: il primo amore, il calore della famiglia, i pochi ricordi della mamma - con quei suoi consigli su «cosa fare quando fuori piove», quasi perle di saggezza per affrontare le piccole delusioni della vita. Ed è proprio lì, quindi, che Mae si rifugia il giorno in cui scopre che il suo futuro marito è sparito nel nulla, lasciando in bancarotta lei e tutti gli amici che avevano investito nella loro società. Ma le cose non sono più come prima. O forse è Mae a vederle sotto una luce diversa, adulta. Alla locanda, la nonna sta perdendo la lucidità di un tempo; sembra vivere in un passato di cui ricorda nitidamente ogni dettaglio e dal quale emerge all'improvviso, senza filtri, una rivelazione sconvolgente. In città, intanto, un incontro fortuito con Gabe, il suo primo grande amore, costringe Mae ad affrontare una volta per tutte la verità sulla fine della loro storia. Davanti a lei ci sono i segreti di una vita intera: un labirinto oscuro che dovrà attraversare se vorrà ritrovare la felicità per sé e la sua famiglia. Perché, se è vero che la casa è dove ti porta il cuore, a volte quel cuore ha bisogno di amore, perdono e buona volontà per rimettere insieme tutti i pezzi perduti per strada.

La mia opinione
Il romanzo di Marissa Stapley, “La locanda dei ricordi d’estate”, inizialmente mi ha stregata.
La storia è quella di Mae, una giovane ragazza che si trova improvvisamente coinvolta, suo malgrado, nella bancarotta della società del futuro marito, società nella quale avevano investito i soldi lei e tutti i suoi amici.
Mae, che lavorava nell’azienda, non ha mai sospettato nulla: fino al giorno in cui Peter, il compagno e fondatore della società, scompare nel nulla, senza lasciare tracce. Al suo posto, due poliziotti che iniziano a interrogare Mae, dando per scontato che la stessa sia, in qualche modo, coinvolta nella truffa.
Dopo aver dimostrato la sua estraneità ai fatti, Mae decide di tornare alle origini: da New York ad Alexandra Bay, dove può ritrovare i nonni e la locanda in cui è cresciuta, il Summer’s Inn.
Ogni capitolo si apre, infatti, con una frase lasciata da Virginia ai visitatori della Locanda, consigli su “cosa fare quando fuori piove”.
Ma le cose non sono perfette come le ricordava: un terribile segreto sta minando il bellissimo rapporto che legava Lilly e George, i nonni materni di Mae. 
E poi c’è Gabe: migliore amico, quasi come un fratello, l’unico uomo mai amato, che Mae non ha mai dimenticato. Gabe è un ricordo triste, è un uomo problematico che non è mai riuscito a non scappare. E, anche lui, è portatore di terribili segreti che riguardano Lilly e George.
Il romanzo è strutturato in un alternarsi di presente e passato, con dei flashback che riguardano la vita di Virginia, l’affascinante madre di Mae. 
Come vi ho anticipato, all’inizio sono rimasta entusiasta dal romanzo, ma piano piano ho iniziato un po’ a perdermi nella storia. I personaggi, infatti, sembrano quasi sfuggenti, non si riesce a comprendere a fondo i legami tra gli stessi, è come se nel libro mancassero dei dettagli indispensabili per immergersi a pieno nella storia. 
Quando leggo un romanzo, ciò che mi entusiasma di più è quando riesco a fare i personaggi “miei”, a sentirli quasi come degli amici che mi accompagnano nelle giornate che dedico a quella lettura. Questa volta non è stato così.
Ho sicuramente apprezzato l’idea, l’ambientazione e lo stile della Stapley, che è romantico ma non sdolcinato, profondo e a tratti misterioso. Ma non è riuscita ad entrarmi dentro, non mi ha lasciato grandi emozioni come pensavo all’inizio.
Un libro da leggere in una sera d’estate, magari in un inaspettato giorno di pioggia, ma senza tante aspettative. 

Voto finale: 2,5 - 3/5


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