[Segnalazione] Disponibile da oggi, 8 gennaio 2016, È così che si uccide - Mirko Zilahy

Ben ritrovati cari lettori e lettrici! Oggi vi propongo un'ultimissima uscita (da oggi 8 gennaio in libreria) edita dalla Longanesi. Amo i thriller, sopratutto quelli degli scrittori nordici (Nesbo, Lackberg e Kepler più di tutti), ma recentemente sto riscoprendo degli italiani fantastici (imperdibile Il suggeritore di Donato Carrisi)!  È così che si uccide è il primo romanzo di Mirko Zilahy, che sarà sicuramente una delle mie letture di questo 2016 (devo dire che lui mi piace già solo per aver letto che è stato il traduttore del capolavoro Il cardellino di Donna Tartt, una delle letture più amate del mio 2015)...


 

Una Roma oscura, che offre la sua faccia più torva fatta di acciaio, ruggine e pioggia è lo sfondo di È così che si uccide, il thriller d’esordio di Mirko Zilahy. Una città in cui dominano i «mostri» urbani: il Gazometro, la centrale nucleare di Latina, il Mattatoio di Testaccio, gli ex Stabilimenti di Mira Lanza. Luoghi che diventano personaggi della storia, che hanno un’anima e una voce. In questo contesto si muovono i protagonisti: un commissario di straordinaria umanità, affiancato da una squadra in cui spiccano donne di grande acume e sensibilità, e un assassino seriale metodico, di ferocia chirurgica.

Zilahy, editor e traduttore, passa dalla parte della scrittura scegliendo il thriller: genere che gli permette di affrontare i temi che più lo interessano – amore, morte e vendetta – e di costruire una storia come una sorta di montagne russe, unendo l’alto e il basso, sempre presenti nella grande letteratura, di genere e non.

La pioggia di fine estate è implacabile e lava via ogni traccia: ecco perché la scena del crimine è un enigma indecifrabile. Chiunque abbia ucciso la donna, ancora non identificata, l’ha fatto con la cura meticolosa di un chirurgo, usando i propri affilati strumenti per mettere in scena una morte.
Enrico Mancini si è specializzato a Quantico, in crimini seriali. È un duro. Ma di recente non riesce nemmeno ad assistere alle autopsie, figuriamoci condurre un’indagine su un omicidio che ha tutta l’aria di essere rituale. Così, Mancini rifiuta il caso. Rifiuta l’idea stessa che a colpire sia un killer seriale. Anche se il suo istinto, dopo un solo omicidio, ne è certo.
L’istinto di Mancini non sbaglia: con il secondo omicidio, il commissario è costretto ad accettare l’indagine, prima che il killer mostri a tutti – soprattutto a lui – che è così che si uccide.

Mirko Zilahy è nato a Roma il 1 maggio 1974, dove si è laureato in Lingue e Letterature straniere con una tesi su Dracula di Bram Stoker. Si è poi spostato in Irlanda per un dottorato di ricerca sullo scrittore Giorgio Manganelli. Al Trinity College di Dublino ha insegnato lingua e letteratura italiana. In seguito ha lavorato per Fazi editore come redattore e aiuto editor della straniera nella casa editrice e come editor della narrativa straniera di Minimum Fax. Attualmente svolge attività di traduzione; ha tradotto autori come Bram Stoker, Roger Boylan, Peter Murphy e nel marzo 2014 è uscito nella sua traduzione Il Cardellino di Donna Tartt per Rizzoli (premio Pulitzer). È cultore di Letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia. Vive nelle vicinanze del grande Gazometro con la compagna, Paola, e due figli. È appassionato di calcio, arti marziali, hard rock, birra scura e Irlanda.

Commenti

  1. Adoro il genere thriller!
    Mi iscrivo al tuo blog :)
    Nothing but Chrissi

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    1. Grazie! ho visitato il tuo e mi è piaciuto tanto, mi sono iscritta ;)

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