[Recensione] Tutte le sfumature del mondo di Gianluca Pietrosanti - VJ Edizioni
Trama
All’età di 42 anni, Patrick ha apparentemente ottenuto tutto quel che un uomo possa
desiderare: una brillante carriera, una famiglia con Natalie, la figlia Julienne e una villetta con steccato bianco a Nashville. Dopo una vita scandita da rigidi schemi mentali,
dall’ossessione del proprio lavoro e di una monotona routine, l’uomo perde tutte le sue
certezze quando Natalie decide di lasciarlo e portarsi la figlia con sé. Nella solitudine,
Patrick smarrisce se stesso e mette in discussione l’intera vita costruita sino ad allora finché non incontra Lucy, una donna misteriosa e dallo spirito libero con cui passerà una notte d’amore. Ma il mattino seguente Lucy scompare lasciandogli solo un biglietto in cui lo sfida a ritrovarla attraverso una serie di enigmi. Inizia così il folle viaggio di Patrick, che lo condurrà in giro per il mondo alla ricerca di quella donna e soprattutto di se stesso. Guidato dal complesso sentimento che lo lega a Lucy, che appare e scompare ciclicamente, in ogni destinazione Patrick impara a guardarsi dentro scoprendo l’essenza più pura di una vita troppo a lungo ignorata.
La mia opinione
Il romanzo di esordio di Gianluca Pietrosanti è sicuramente un buon punto di partenza per un giovanissimo scrittore che ha deciso di mettersi in gioco e far conoscere al pubblico il suo libro “Tutte le sfumature del mondo”.
Attraverso questo romanzo, i lettori accompagneranno Patrick in un emozionantissimo viaggio in giro per il mondo, alla ricerca di una donna affascinante e misteriosa, Lucy, che gli farà cambiare completamente prospettiva sulla sua vita.
Ma chi è Patrick? Un uomo come tanti, un 42enne che all’improvviso si rende conto di aver sacrificato troppo per il lavoro: gli affetti, la famiglia, l’amore e persino sé stesso.
E quando la moglie Natalie, nelle prime pagine del libro, decide di lasciarlo, qualcosa scatta dentro di lui.
E quando la moglie Natalie, nelle prime pagine del libro, decide di lasciarlo, qualcosa scatta dentro di lui.
Spesso siamo talmente presi dalla routine, dalle nostre abitudini, dalla ripetizione giorno per giorno degli stessi gesti, da non accorgerci che le persone a noi più vicine stanno soffrendo. Ma, soprattutto, non ci rendiamo conto che, in fondo, per quanto abbiamo cercato di costruire la vita perfetta, la famiglia perfetta, una carriera invidiabile, forse non siamo davvero felici.
Ed è a quel punto che abbiamo bisogno di un segno. Qualcosa che ci faccia capire che dobbiamo cambiare strada, che la vita non può essere solo lavoro e rispetto degli stessi orari, che il mondo là fuori aspetta solo di essere scoperto.
Tutto questo, per Patrick, è Lucy. Una donna che arriva all’improvviso sconvolgendogli la vita e facendolo uscire dalla sua routine.
Il romanzo di Gianluca Pietrosanti, che si pone dal punto di vista di Patrick, è sicuramente portatore di bellissimi messaggi, come quello di cogliere le occasioni, di non pensare sempre al domani, di non programmare necessariamente tutto.
Essendo una persona che solitamente programma la sua vita nei dettagli, ho apprezzato tantissimo questo personaggio e mi sono trovata ad invidiare il suo viaggio alla ricerca di sé stesso, ho provato le sue stesse indecisioni e paure e mi è piaciuto poterlo accompagnare in questa sua avventura fuori dagli schemi.
Dal punto di vista stilistico, l’autore è sicuramente ancora giovane e ci sono delle smussature da fare: la cura dei dialoghi, alcune scene superflue rispetto al tema centrale. In più, chi mi segue da sempre, sa che non amo particolarmente le scene erotiche: non che sia una bigotta (ci tengo sempre a ripeterlo) ma a volte le trovo una forzatura che, come in questo caso, poteva essere lasciata all’immaginazione del lettore.
A parte questi dettagli sui quali sono certa che Gianluca Pietrosanti avrà modo di migliorare ed affinare il suo stile, si tratta sicuramente di una storia originale (e come vi scrivo sempre, di questi tempi l’originalità dei giovani autori va sempre premiata, in un mondo fatto di romanzi spesso scontati e banali) coinvolgente ed emozionante. Un autore che è partito con un buon esordio e che, con dei piccoli accorgimenti stilistici, potrà fare sicuramente strada!
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