[Segnalazione] Uscite di febbraio della casa editrice Dunwich
Buongiorno lettori! Da oggi potete trovare online le ultime novità della Dunwich, la mia casa editrice paranormal/fantasy preferita! Se non avete ancora letto nulla vi consiglio di iniziare da uno di questi titoli (io li leggerei tutti!!)
Il
futuro può essere un luogo pericoloso se hai cambiato il passato…
Quindici minuti. È tutto ciò che la
Rewind concede a una persona quando viaggia nel passato, ma per Lara Crane è
abbastanza per trovare sua madre e impedirne l’assassinio nel corso di una
rapina avvenuta dieci anni prima. Ma la storia che le è stata raccontata per
tutta la vita è una menzogna. Quando Lara viene colpita dal proiettile che
avrebbe dovuto uccidere sua madre, il suo futuro cambia per sempre: nuova casa,
nuovi amici e nuovo ragazzo. E ora suo padre è in prigione. In una linea
temporale che non riesce a comprendere, Lara sta per commettere un errore
fatale e dovrà confrontarsi con un avversario che conosce molto bene… perché
fa parte della sua famiglia.
UN
ASSAGGIO
Sollevo
il borsone e sono sorpresa da quanto sia pesante. Apro la lampo e all’interno
trovo del denaro. Parecchio. Devono esserci migliaia di dollari tenuti insieme
in piccoli mucchi ordinati.
Il
cuore mi batte velocemente mentre mi domando da dove provenga e cosa avessi
intenzione di farci. Se mai c’è stato un momento buono per un flashback, è ora.
Un cellulare blu in fondo alla borsa attira la mia attenzione. Lo afferro e
vedo che ha un post-it attaccato. È scritto a mano.
Nasconditi
nella doccia. Fa’ in fretta.
Con
gli occhi sgranati e il cardiopalma, richiudo lo sportello dell’armadietto,
afferro tutto e corro lungo il corridoio. Mi volto verso le docce e mi infilo
in una cabina. Tengo ferma la tendina di plastica con dita tremanti, mentre
sento dei passi pesanti nella stanza degli armadietti.
Gli
sportelli di metallo vengono colpiti in rapida successione mentre i passi si
avvicinano. Non so neanche il motivo, ma ho paura. Potrebbe essere solo un
tizio che ha finito di allenarsi e ha il volume dell’iPod troppo alto o una
donna delle pulizie passata a ritirare gli asciugamani, ma sono sicura che non
è così. Chiunque sia, è qui per me.
Mi
paralizzo quando vedo un’ombra strisciare dietro la tendina di plastica.
Una
voce profonda e rabbiosa esclama: «È stata qui. Ha preso tutto.»
Qualcosa
cade a terra con un suono umido.
I
miei abiti da ospedale!
Li
avevo lasciati sulla panca. Mi darei una bella strigliata per essere stata di
nuovo tanto stupida ma, quando l’ombra comincia a farsi indietro, capisco che
quei vestiti potrebbero avermi salvato la vita.
Solo
dopo che la porta si richiude rilasso le spalle, ma non mi sento ancora
abbastanza al sicuro da uscire allo scoperto. La mia mente torna a
quell’appunto. Mi ha salvato la pelle, ma come facevo a sapere che quegli
uomini stavano arrivando per me?
Mi
faccio quella domanda un milione di volte e in un milione di modi diversi, ma
la risposta è sempre la stessa.
L’ho
scritto nel futuro.
E
l’ho portato nel passato.
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Una
mantella rossa si aggira per gli oscuri meandri della Foresta di Steamwood.
Rossa come il sangue versato in una battaglia tra il Clan dei Lupi e i
Cacciatori. Cappuccetto Rosso è cresciuta ed è divenuta una combattente, erede
di una stirpe di cacciatori e portatrice di un segreto.
Tra
lotte, inganni, sortilegi, scelte difficili e infine amore, Beatrix compirà il
suo destino e quello dei lupi, designando una nuova era.
UN ASSAGGIO
Il
prigioniero rise, portando la testa indietro.
«Che ti
prende?» domandò lei.
«Lo
sapevo che lo avresti sentito.»
«Cosa?»
«Il vincolo.»
«Di
cosa parli?»
Minerva
urlò e attirò la sua attenzione sulle tre belve che avevano fatto irruzione
nelle segrete. Beatrix si sentì allo scoperto e si appiattì alle sbarre. Aveva
paura, questa volta. Non portava armi con sé, se non Minerva. Un lupo arricciò
il labbro e fili di bava colarono fino al pavimento. I suoi occhi dorati la
fissavano.
Gli
altri si avvicinarono alla cella e con poderose zampate cercarono di
abbatterla. Uno dei due era riuscito a piegarne le sbarre, ma non a scardinare
la serratura.
«Liberami!
Così come hai fatto prima con la piuma. Liberami e ti dirò cosa hai
avvertito.»
«Non
posso aiutare il mio nemico», ringhiò lei.
Il grande lupo nero balzò davanti a lei e soffiò a pochi
centimetri dal suo volto. «Noi non siamo tuoi
nemici», disse con una voce cavernosa e profonda, tanto da farla sentire smarrita.
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Casper
A. Pestalozzi è un investigatore privato un po’ particolare. Odia i ricchi,
veste esclusivamente un trasandato impermeabile nocciola, coltiva marijuana in
garage e vive in uno scalcinato appartamento nella periferia di Lucca. È anche
in grado di prevedere i cambiamenti del tempo e il suo solo amico è un ex
psicologo che ha come unica prospettiva di vita il suicidio. La sua ragazza,
poi, non perde occasione per coprirlo di vergogna.
Casper Pestalozzi, insomma, è
un relitto alla deriva. Ma quando l’altolocato avvocato Nardi viene ucciso
durante un ricevimento e la polizia inizia a brancolare nel buio, toccherà
proprio a Casper fare luce sull’identità dell’inafferrabile assassino. Come ha
fatto il killer a dileguarsi nel nulla un attimo dopo l’omicidio? Da dove viene
la terra nera ritrovata accanto al corpo della vittima? Di quale atroce segreto
è a conoscenza il gatto che si nasconde nella minestra?
Avvalendosi delle sue conoscenze
scientifiche e della logica deduttiva, fra situazioni comiche e drammatiche
memorie, l’investigatore Pestalozzi giungerà a un’inaspettata verità.
UN
ASSAGGIO
Cerco di mettere assieme le informazioni. Questo
strano gatto ha l’abitudine di cercare rifugio nella cucina, quando viene
infastidito.
Il commissario ha detto che sala da pranzo e
cucina sono al piano inferiore. Cos’è accaduto, dunque, di così spaventoso da
costringere il felino a scappare? Vi era un’unica persona al primo piano,
l’avvocato Nardi. Due, se si conta l’assassino.
E se fosse stato l’atto dell’omicidio a
spaventare il gatto? La sequenza degli eventi, a ogni modo, sembrerebbe non
tornare.
«Secondo te, per quanto tempo il gatto è rimasto
nella pentola degli spaghetti?» domando.
«È difficile dirlo. Sai, quando trova la pasta
già tiepida e condita, Sisma non ha mai fretta di uscire. Può rimanere nel tegame
finché non ha spazzolato via tutto.»
«Non lo biasimo.»
«Però, quando l’ho tirato fuori mi è sembrato
bello satollo. Deve aver fatto una scorpacciata», conclude la ragazza.
Ammettendo che l’unica cosa in grado di
spaventare il gatto sia stato l’omicidio dell’avvocato, qui i tempi si ingarbugliano.
Prima il tonfo di un corpo che cade… qualcuno l’ha udito prima e qualcun altro
l’ha udito dopo. Ora una cameriera dice che un gatto matto si è preso uno
strizzone quando ancora il fattaccio doveva accadere.
C’è una
sola differenza fra i due accidenti. Questa volta l’intuito freme. È rimasto
sulla difensiva riguardo alla storia del tonfo ma non sul gatto. È il felino la
chiave di tutto. Sisma sa qualcosa: devo costringerlo a miagolare.
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Clio
è una ragazza di quindici anni, da un anno è scappata dalla sua famiglia e vive
a Edimburgo in un vecchio spaccio del pesce, ormai abbandonato. Trova nel
misterioso Circo dell’Invisibile la possibilità per cambiare nuovamente la sua
vita, trasformandosi nella Ballerina Sirena.
Clio
crede di vivere in un sogno che oscilla fra duri allenamenti, emozionanti
spettacoli, strane amicizie e un dolce amore, ma il sogno nasconde una faccia
oscura.
Quali
misteri si celano sotto i tendoni dorati e turchesi che ha imparato a
considerare la sua casa?
Clio
proverà a scoprirlo sfidando la meraviglia con l’inganno dei suoi stessi
desideri.
UN ASSAGGIO
«Immaginare è la radice del circo. È come il nocciolo di una
pesca appena colta dall’albero. Il circo immagina un sogno dopo l’altro. Quei
sogni sotto la cupola dei tendoni diventano reali, forse per pochi attimi, ma
quando il pubblico li vede, li percepisce come tali: sogni reali che hanno
preso forma. Sogni bellissimi che lasciano a bocca aperta.»
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