[Recensione] Scelgo me di Angela Bianchi - Armando Curcio Editore




Trama
Jayla Raylai McCoy è cinica, arrogante ed ermetica ed è l'avvocato societario più richiesto di Boston. Dietro la sua maschera di regina del regno dei ghiacci si cela un passato di perdite e scelte dolorose. L'unica persona in grado di comprenderla e leggerle l'anima è suo fratello Jordan. Un fratello che ha messo in pausa la sua vita solo per rivedere il sorriso sul viso di Jayla e che per lei sarebbe disposto a fare qualunque cosa. Christopher Byron è un uomo gentile, solare e dolce con tutti. Proprietario di una delle società di tecnologia più famose al mondo ha un sogno da realizzare che lo porterà nell'ufficio dell'avvocato più irritante e complicato che abbia mia conosciuto e per lui sarà impossibile non rimanere affascinato dalla bellezza della donna. Jayla e Chris, radicalmente opposti, con il tempo inizieranno a mettere in discussione le loro più ferme convinzioni arrivando a chiedersi se si può veramente lasciare andare il proprio passato e soprattutto se è giusto tradire se stessi per amore di un'altra persona.

La mia opinione 
Il romanzo di esordio di Angela Bianchi “Scelgo me” mi ha colpita come non mi succedeva da tempo leggendo un romanzo di un autore italiano. Chi mi segue qua o su Instagram sa che non sono esattamente un’appassionata di storie d’amore, anzi se posso le evito. 
Tuttavia, il titolo “Scelgo me” mi ha subito attratta, perché dimostrava il fatto che non si trattava della solita storia d’amore banale, che sin dall’inizio sai bene come andrà a finire, ma era il racconto di un altro tipo d’amore: quello per noi stessi.
Troppe volte siamo portati a voler compiacere gli altri, a mettere il bene delle persone a noi vicine prima del nostro. Il romanzo di Angela Bianchi arriva proprio in un momento della mia vita in cui io stessa ho deciso di “scegliere me”, di mettermi al primo posto e in questo la storia di Jayla mi ha fatto riflettere tanto. 
Come avrete letto nella trama, Jayla è una ragazza molto sfortunata: la vita non è sempre stata generosa con lei, l’ha messa davanti a una serie prove davvero dure per una ragazza di soli 30 anni. Seppure con molte differenze, ho capito subito questo personaggio e mi sono immedesimata con lei all’istante. Perché Jayla ha una maschera: quella di J.R. McCoy, avvocato cinico, spietato, arrogante, una vera e propria regina dei ghiacci. E penso che molti di noi, uomini o donne, spesso siano costretti ad indossare una maschera per proteggersi: è molto meglio nascondere le proprie debolezze, evitare che gli altri possano scorgere le nostre fragilità e approfittarsene. Questo è quello che è successo a Jayla e che l’ha segnata, ma le ha anche permesso di sopravvivere a delle perdite dolorosissime.
Accanto a lei c’è Jordan, il fratello gemello, “il suo posto nel mondo ovunque lei sia”, che non la lascia mai e con il quale c’è un legame che non può essere spezzato e, allo stesso tempo, non può essere compreso da tutti. Ecco che emerge nel romanzo un altro tipo d’amore: quello tra i fratelli, che sono cresciuti con noi, gli unici che conoscono, assieme ai genitori, tutte le nostre debolezze e che, invece di criticarci, stanno al nostro fianco per impedirci di cadere. 
Infine, c’è Chris, un ragazzo meraviglioso che entra nella vita di Jayla in punta di piedi, inizialmente per affari, e cerca di scoprire cosa si nasconda dietro questa donna enigmatica e attraente. Forse Chris è l’unico, dopo Jordan, che riesce a capire veramente Jayla, ad andare oltre la sua maschera, a correre dei rischi per lei. Ma le relazioni, si sa, sono spesso complicate e tra Jayla e Chris ci sono tante, troppe differenze che metteranno in discussione il loro rapporto, fino all’incontro finale, di cui non vi parlerò per non togliervi il gusto della lettura. 
Parlare di questo romanzo in uno spazio ristretto come un blog è davvero difficile: mentre scrivo mi rendo conto che ci sono tantissime cose delle quali vorrei parlarvi, ma la cui scoperta voglio riservare a voi se deciderete di leggere questo libro.
Quello che posso dirvi è che i personaggi di Angela Bianchi sono costruiti talmente bene che è impossibile per il lettore non immedesimarsi in ciascuno di loro e non entrare profondamente in questa storia. 
Trovo che sia sempre bello scoprire dei giovani autori, specialmente quando riescono a scrivere una storia non banale, coinvolgente, ricca di colpi di scena e con un finale che mai, durante la lettura, mi sarei aspettata.
Dal punto di vista stilistico, la scrittura di Angela Bianchi è molto coinvolgente, alterna il punto di vista dei tre personaggi principali, Jayla, Jordan e Chris, permettendo al lettore di conoscere perfettamente il punto di vista di ognuno e, di volta in volta, schierarsi con uno di loro. 
L’unica pecca, a mio parere, è la lunghezza del romanzo: per quanto ben scritto e coinvolgente, ho trovato certe parti non necessarie ai fini della storia e, talvolta, un po’ ripetitive. Qualche refuso qua e là che si sarebbe potuto evitare, ma che non intacca assolutamente il piacere della lettura, non mi portano a definirlo un libro perfetto. 
Tuttavia, come vi ho anticipato, si tratta di una storia finalmente originale, coinvolgente, emozionante (sì, vi farà piangere più di una volta) e ricca di colpi di scena. Più volte durante la lettura ero davvero dispiaciuta di dover interrompere e non vedevo l’ora di tornare a casa per scoprire il resto della storia: e questo, sicuramente, è il segnale inconfutabile che per me è assolutamente un libro da leggere. 

Voto finale: 4/5


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