[Attualità] Terrorismo islamico in Europa: alcuni libri da non perdere per informarsi
«Ora che siamo tutti sotto shock, a causa della furia omicida che ha investito Charlie Hebdo, è il momento giusto per armarsi di coraggio e pensare. Ora e non più tardi, quando le acque si saranno calmate, come vorrebbero persuaderci i venditori di saggezza a buon mercato. [...] Ragionare a freddo non è di per sé garanzia di maggiore obiettività, ma, al contrario, normalizza la situazione e ci porta a schivare la punta acuminata della verità». (L'Islam e la modernità - Slavoj Zizek)
Dopo i fatti di ieri, dopo Bruxelles come Parigi, non ci sono parole. La rabbia è tanta, il senso di impotenza pure, il pensiero per le vittime innocenti di "persone" che combattono la nostra Europa sono tutto quello che possediamo. L'unica cosa che penso di poter fare è quella di informarmi di più. Da ieri mattina, come era successo per Parigi, leggo giudizi sparati a zero senza basi conoscitive. Io sono la prima che conosco poco dell'argomento e, sentendomi impotente, almeno vorrei capire meglio le ragioni che stanno alla base di queste crudeltà (anche se qualunque ragione non può, purtroppo, cancellare la rabbia che continuo a provare). Per questo vi segnalo una serie di recenti pubblicazioni sul terrorismo, sull'Islam e sull'Isis pubblicate da Salani e da Ponte alle Grazie.
Trama
Nell’ottobre del 2014 la copertina di Dabiq, il periodico
dello Stato islamico, sconvolse il mondo civile, pubblicando un fotomontaggio
nel quale la bandiera dell’Isis sventolava sull’obelisco dinanzi alla basilica
di San Pietro. Sessantanove anni fa, nell’apparizione romana delle Tre Fontane,
una simile profezia era già stata proposta dalla Vergine della Rivelazione a
Bruno Cornacchiola: «Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte
d’Oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà
le cose più sante e sacre, quando gli sarà dato di farlo».
Cornacchiola è morto nel 2001,
dopo una vita romanzesca segnata dapprima dall’intenzione di uccidere il papa,
da lui considerato il capo della 'sinagoga di Satana', e successivamente dalla
fulminea conversione al cattolicesimo, a seguito della straordinaria esperienza
del 12 aprile 1947. Quel giorno, insieme ai suoi tre figli, vide una ragazza di
grande bellezza, scura di pelle e di capelli, con un manto verde e un libro fra
le mani; e da quel momento per tutta la vita continuò a ricevere da lei
messaggi spirituali e annunci profetici.
Il veggente consegnò
i segreti ricevuti dalla Madonna al Vaticano, che non ha mai ritenuto opportuno
pubblicarli. Si tratta di sogni e di visioni che anticipavano in maniera
inquietante drammatici eventi dell’ultimo secolo: dalla tragedia di Superga nel
1949 all’elezione di Paolo VI nel 1963, dalla guerra dello Yom Kippur nel 1973
al rapimento e all’assassinio di Aldo Moro nel 1978, dal ferimento di Giovanni Paolo
II nel 1981 all’esplosione del reattore di Chernobyl nel 1986, dall’attentato
alla basilica di San Giovanni in Laterano nel 1993 alla caduta delle Torri
Gemelle nel 2001.
Per ordine della
Vergine, Cornacchiola custodì una copia personale delle testimonianze dal 1947
al 2001, anno della sua morte: oggi, dopo anni di studi e di analisi, Saverio
Gaeta – l’unico giornalista che ha avuto accesso ai diari di Bruno Cornacchiola
custoditi presso l’associazione dei fedeli da lui fondata – ne svela
integralmente i contenuti.
L'autore
Saverio Gaeta è caporedattore dei settimanali della San PaoloFamiglia Cristiana e Credere. In passato è stato redattore dell’Osservatore Romano e caposervizio del mensile Jesus. Specializzato in tematiche religiose, ha pubblicato una sessantina di libri su santi, miracoli e devozioni. Ha collaborato in qualità di esperto a diverse trasmissioni giornalistiche; per Salani ha già pubblicato Effetto Bergoglio (con padre Livio Fanzaga, 2014).
Il libro
Con
la strage alla sede di Charlie Hebdo compiuta da un commando di giovani
franco-algerini in nome del famigerato Stato Islamico, l’Europa sembra aver
avuto il suo 11 settembre, e con ogni probabilità nei prossimi anni avrà le sue
leggi liberticide, la militarizzazione della sua società, le sue guerre
democratiche. Ma episodi ripugnanti come quello di Parigi, quali conflitti
sotterranei si prestano a coprire? Slavoj Žižek, in questo pamphlet scritto per
«contemperare
le reazioni a caldo e l’atto del pensare», ci rivela una verità che è sotto i
nostri occhi ma non abbiamo il coraggio di cogliere. Una realtà in cui il
fondamentalismo religioso e il liberalismo sono le due facce di una stessa
medaglia, in cui jihadisti invasati e dall’aspetto truce, decapitatori,
stupratori, genocidi, prelevati direttamente da un passato mitico e crudele,
speculano in borsa, sono esperti di informatica e usano le immagini con una
maestria che fa impallidire il più consumato regista di Hollywood: in una
parola sono i figli ripudiati della modernità. Il filosofo di Lubiana ci
costringe ancora una volta, nonostante tutto, a pensare, combinando la critica
dell’ideologia alla dissertazione teologica, la prospettiva rivoluzionaria alla
difesa degli ideali della Rivoluzione francese, la lettura psicoanalitica
all’inchiesta giornalistica: e soprattutto mostrandoci un Islam sconfessato,
davvero radicale, perfino libertario, rispetto a quello propugnato da chi
pretende, con una brutalità ostentata e senza freni, di affermare una fantomatica
«fede» delle origini. Un documento imprescindibile per chi voglia mantenere i
nervi saldi e la mente lucida in tempi che si prennanunciano difficili.
L'autore
Slavoj Žižek (Lubiana, 1949), tra i maggiori
filosofi viventi, è autore di moltissimi volumi. Per Ponte alle Grazie ha
pubblicato i libri più significativi degli ultimi anni: In difesa delle cause perse (2009; n. ed. 2013), Dalla tragedia alla farsa (2010), Vivere alla fine dei tempi (2011), Benvenuti in tempi interessanti (2012), Un anno sognato pericolosamente (2013), L’oggetto sublime dell’ideologia (2014),
e il suo imponente capolavoro filosofico, Meno
di niente. Hegel e l’ombra del materialismo dialettico (2013-2014).
Il libro
Aldo Giannuli, tra i maggiori
esperti italiani di intelligence e geostrategia, si cimenta in un’inchiesta
sull’ISIS: un «mostro» che tutti dicono di voler combattere, alcuni cercano di
pilotare a proprio vantaggio (finanziandolo o contrastandolo timidamente) e,
soprattutto, pochi dimostrano di aver compreso a fondo.
Dopo quindici anni di guerre e
centinaia di migliaia di morti, la «coalizione dei volenterosi», guidata dagli
USA a partire dal 2001, ha ottenuto il paradossale risultato di rafforzare o
addirittura trapiantare lo jihadismo in tutti i teatri in cui, a vario titolo,
è intervenuta. Ne è derivata una centrale del terrorismo internazionale che
sembra essere stata partorita dalla mente di un romanziere eccentrico. Un
soggetto «liquido» in grado di passare dalla clandestinità al governo di uno
Stato nel volgere di pochi anni; di rompere gli steccati operanti fra le
nazioni per fare proseliti ovunque, persino nei Paesi occidentali; di
promuovere una sofisticata guerra psicologica fatta di atrocità reali e
suggestioni simboliche; e di inserirsi a pieno titolo nel «gioco dei troni» che
contrappone potenze maggiori e minori nello scacchiere mediorientale.
Capire l’effettiva natura di
Daesh, i suoi obiettivi strategici di fondo come i suoi ripiegamenti tattici,
significa fare fronte al rischio, sempre più tangibile, di una sua
catastrofica vittoria. Questo
volume vuole suggerire il necessario cambio di rotta in una lotta che interessa
tutti, dall’uomo comune al decisore politico; una lotta in cui, se oggi è
troppo presto, domani sarà troppo tardi.
L'autore
Aldo Giannuli è ricercatore in Storia Contemporanea
all’Università degli Studi di Milano. Per diversi anni consulente delle Procure
di Bari, Milano (strage di piazza Fontana), Pavia, Brescia (strage di piazza
della Loggia), Roma e Palermo, dal 1994 al 2001 ha collaborato
con la Commissione
Stragi. Per Ponte alle Grazie ha pubblicato una serie di inchieste dedicate al
ruolo dell’intelligence nella società dell’informazione e alle sfide poste al
mondo contemporaneo dalla globalizzazione e dalla crisi dei processi di
modernizzazione: Come funzionano i
servizi segreti (2009), 2012. La
grande crisi (2010), Come i servizi
segreti usano i media (2012), Uscire
dalla crisi è possibile (2012). È inoltre autore di Papa Francesco fra religione e politica (2013).
Per richieste di chiarimenti e obiezioni l’autore
risponde sul blog www.aldogiannuli.it
Il libro
Dopo i fatti di Charlie Hebdo,
una nuova e più sanguinosa strage jihadista fa vacillare i valori fondamentali
della repubblica francese rischiando di innescare una deriva autoritaria in
tutta l’Europa; questo mentre la coalizione contro l’ISIS si allarga
pericolosamente facendo emergere complicità per troppo tempo ignorate e acuendo
le tensioni tra gli Stati coinvolti nella crisi siriana.
Nel Corano si predica la
pace o al contrario si inneggia alla guerra? Ha senso ritenere che l’Islam, in
quanto tale, sia incompatibile con la cosiddetta civiltà occidentale? Ciò a cui
stiamo assistendo non è forse il prodotto di un conflitto planetario scatenato
più di un decennio fa in nome del profitto, un conflitto che ha armato la mano
di coloro che oggi minacciano la nostra incolumità e che quasi ogni giorno
seminano terrore e morte in tutto il mondo arabo? Michel Onfray, partigiano del
libero pensiero che non ammette compromessi, cerca di rispondere a queste
domande cruciali affidandosi alle armi della critica e all’analisi delle fonti,
in un libro «vietato» in Francia, dove il dibattito pubblico si sta
progressivamente omologando alla narrazione imposta dalle autorità e alle
semplificazioni dei media. Per questo, il libro che qui presentiamo costituisce
la prima edizione mondiale.
Mantenere la lucidità,
avere il coraggio di analizzare i fatti per quello che sono, senza infingimenti
e ipocrisie, permette di tracciare una via di uscita da una catastrofe
annunciata che nessuno sembra avere intenzione di scongiurare. Pensare l’Islam
vuole contribuire al risveglio della razionalità in un mondo sempre più
assediato dai demoni della follia, prima che sia troppo tardi.
L'autore
Michel
Onfray (1959),
autore di ottanta volumi fra cui il fortunatissimo Trattato di ateologia
(2005), è uno dei più popolari e controversi filosofi europei. Ha fondato
l’Università popolare di Caen. Le sue opere, tradotte in ventuno lingue, sono
pubblicate in Italia da Ponte alle Grazie: ricordiamo La potenza di esistere
(2009; ed. tasc. TEA 2011), La cura dei piaceri (2009), Filosofia del viaggio
(2010), Crepuscolo di un idolo (2011; ed. tasc. TEA 2013), Estetica del Polo
Nord (2011), I filosofi in cucina (2011), Il corpo incantato (2012), L’ordine
libertario (2013), L’invenzione del piacere (2014). Sono inoltre usciti i primi
sette volumi della sua monumentale Controstoria della filosofia: Le saggezze
antiche (2006), Il cristianesimo edonista (2007), L’età dei libertini (2009),
e, per Ponte alle Grazie, Illuminismo estremo (2010), Politiche della felicità
(2012), Schopenhauer, Thoreau, Stirner: le radicalità esistenziali (2013) e
Nietzsche e la costruzione del superuomo (2014).
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