[Recensione] Prima che torni la pioggia di Elliot Ackerman
"C’era un grande affetto tra quei due, nato da una vita di sofferenze. E per me era triste pensare che, se non fosse stato per quelle sofferenze, non si sarebbero voluti così bene."
Il libro
Titolo: Prima che torni la pioggia
Autore: Elliot Ackerman
Casa editrice: Longanesi
Numero pagine: 320
Prezzo: 16.90 €
Data di pubblicazione: 26 febbraio 2016
Trama
Aziz
e il fratello maggiore Ali vivono in un villaggio sperduto, sotto le imponenti
montagne dell’Afghanistan orientale. Non vanno a scuola, ma la madre insegna
loro a leggere e a scrivere, e una volta al mese li manda al bazar, a due
giorni di viaggio. Una famiglia povera, ma la loro casa dalle pareti di fango è
piena di amore.
Il mondo attorno però non lo è e un giorno nel
villaggio irrompe un gruppo di uomini armati, segnando per sempre le loro vite.
Unici scampati al tremendo attacco, i due ragazzini trovano rifugio in una
cittadina dove, prima vivendo di espedienti e poi grazie all’aiuto di un
commerciante, cominciano a rimettere insieme la loro esistenza. Compreso nel
ruolo di fratello maggiore, con i pochi soldi che riesce a guadagnare Ali
decide di mandare Aziz a scuola.Ma gli uomini armati stanno per tornare, e per
colpire di nuovo. Una bomba esplode nella piazza del mercato e Ali rimane
gravemente ferito.In ospedale Aziz incontra un suo compatriota che
indossa un’uniforme dell’esercito statunitense e scopre l’esistenza dello
Special Lashkar, un commando afghano alleato a quelli che aveva sempre
considerato nemici. È l’unica via per regalare al fratello una vita degna di
essere vissuta.Non più ragazzo e non ancora uomo, Aziz si unisce
alla milizia. Sarà un viaggio dentro un conflitto brutale e assurdo, in cui
faticherà a trovare il suo posto, in bilico tra la voce del cuore e il
desiderio di vendetta…
La mia opinione
“Prima che torni la pioggia” è un romanzo crudo e toccante. Se dovessi
trovare un’unica parola con la quale descriverlo sarebbe sicuramente “vendetta”.
La vendetta (o badal, come viene
chiamata dagli afghani) è l’elemento costante della storia.
Il protagonista è Aziz, un ragazzino che, dopo aver perso i genitori
durante un attentato, si trova da solo con il fratello Ali. Essendo il più
grande, Alì si prende la responsabilità del fratello più piccolo, cercando non
solo di mantenerlo, ma di risparmiare soldi per garantirgli un futuro migliore:
la possibilità di andare a scuola e imparare quello che ad Alì non era concesso.
Le cose, purtroppo, cambiano quando anche Alì è vittima di un bombardamento,
che gli procurerà delle lesioni permanenti. A questo punto sarà Aziz a doversi
prendere cura del fratello maggiore, non solo pagandogli le cure attraverso un
lavoro, ma anche perseguendo la vendetta nei confronti di Gazan, il comandante
dei guerriglieri responsabili dell’attentato al bazar dove lavorava Alì.
Per poter mantenere il fratello in ospedale, Aziz si arruola presso lo
Special Lashkar, capeggiato dal temibile Sabir e finanziate dagli americani. In
questo contesto, Aziz conoscerà tanti altri ragazzi come lui, tutti con un tragico
peso sulle spalle e con l’unico desiderio di badal talmente forte da annullare qualsiasi sentimento o emozione.
Lo stesso Aziz, da ragazzino innocente, interessato alla scuola, all’algebra e
con un legame fortissimo con il fratello Alì, subirà una forte trasformazione.
Negli anni passati nello Special Lashkar diventerà un uomo spietato, pronto ad
uccidere altri uomini senza alcuna compassione. Certo, Aziz in fondo riesce
ancora a legarsi alle altre persone, specialmente a Fareeda, una ragazza che
conoscerà nella cittadina Gomal in cui abita per un certo periodo e a Mumtaz,
un vecchio a cui la guerra ha portato via tutto, ma che ha deciso di rinunciare
alla badal e vivere in estrema
povertà con il suo cane.
“Prima che torni la pioggia” è la storia di un destino segnato, in un
Paese dove certe tradizioni sono talmente forti che è difficile scardinarle. Aziz
cerca di ribellarsi a ciò che ci si aspetta che faccia, ma, con delle
convenzioni così radicate, è un’impresa quasi impossibile. Da lettore speri che
Aziz, da ragazzo intelligente e sensibile, possa farcela, che abbandoni la sua
sete di vendetta, che possa riuscire a trovare un lavoro lontano dalla guerra e
dai comandamenti nei quali è cresciuto. Speri che per lui e Alì possa esserci
un futuro migliore.
Non vi rivelerò come finisce la storia se Aziz riuscirà a staccarsi da
quello che è il suo destino e smetterà di combattere, prendendosi cura in prima
persona di Alì, oppure seguirà il corso degli eventi scritti per lui. Posso
solo consigliarvi questo romanzo, che è scritto in modo perfetto e
coinvolgente, facendo presente che si tratta di argomenti molto forti e che non
possono non colpire, ma dei quali bisognerebbe sempre avere piena
consapevolezza.
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