[Recensione] Akhenaton L'eretico di Valery Esperian - Fanucci editore


Trama
Nato diverso, nell'aspetto e nelle idee, Akhenaton ha sfidato l'eredità del padre cambiando per sempre il volto dell'Egitto e della storia. Sposando la splendida Nefertiti, "la donna più bella dell'antichità" secondo gli studiosi, ha dato vita a una delle più appassionanti storie d'amore della storia. Ma soprattutto, Akhenaton "l'eretico" ha sconvolto un impero imponendo un unico dio, Aton il sole, e guidando una rivoluzione religiosa costellata di intrighi, passioni, tradimenti e lotte per il potere. Una gloriosa e dorata utopia, in una spirale crescente di colpi di scena. Dopo diciassette anni di regno, morì in circostanze misteriose e subì una damnatio memoriae: i suoi monumenti furono abbattuti, le sue statue distrutte e il suo nome cancellato dalle liste reali.

La mia opinione
Il secondo volume del “Romanzo dei Faraoni”, curato dal collettivo Valery Esperian, è stato per me una lettura ancora più affascinante della precedente, dedicata a Cheope.
In questo secondo romanzo troviamo la storia di Akhenaton. Anche lui, come Cheope, è un po’ il figlio emarginato che, tuttavia, ha sempre avuto uno spirito ambizioso e ribelle.
Prima di tutto perché, a differenza del padre, lui è devoto ad Aton, il sole, che lo ha salvato quando era solo un ragazzo e che, con la sua luce, l’ha guidato in tutti i momenti della sua vita, persino nell’incontro con la bellissima Nefertiti, che sarà al suo fianco dalla sua ascesa fino al crollo finale del suo regno.
Come tutte le storie dei Faraoni, si rimane affascinati da una cultura, quella degli antichi egizi, che ha lasciato monumenti memorabili nei secoli. Ognuno dei faraoni ha lasciato un segno nella storia dell’Egitto. Quello di Akhenaton è stato un segno di ribellione, quello di imporre Aton come unico Dio, rovesciando qualsiasi tradizione precedente e, in un certo senso, sconvolgendo il popolo e costringendo gli egiziani a nascondersi per praticare il culto di altri dei. 
Devo dire che il personaggio di Akhenaton mi ha affascinato moltissimo all’inizio, ma nel corso della storia ho iniziato a trovarlo troppo ambizioso e supponente. 
Come vi avevo anticipato su IGTV riguardo a Cheope, non sono un’esperta dei romanzi dedicati ai Faraoni, so che ne esistono di bellissimi di Wilbur Smith che mi auguro di recuperare in futuro, ma è comunque un argomento che mi affascina. Questi due romanzi hanno lasciato in me la voglia di saperne di più sulla storia degli antichi egizi.
Proprio per questo, come vi ho detto nella precedente recensione, quello che manca in questo romanzo è una nota che indicasse quali eventi sono fedeli alla storia e quali, invece, sono puramente frutto della fantasia degli autori.
Ancora, non ho particolarmente gradito gli eccessivi racconti di rapporti sessuali. Probabilmente a quell’epoca c’erano usanze ben diverse, ma sapete che non amo i romanzi che sono eccessivamente espliciti, sopratutto se non si tratta di erotici. Ecco, sembra che la moda di 50 sfumature di grigio sia, ormai, dilagante e che un romanzo per poter essere letto debba contenere necessariamente dettagli piccanti (mi sono informata da chi ha letto Wilbur Smith, e ho saputo che nelle sue storie, ad esempio, non c’erano. Sarà che 50 sfumature non era ancora uscito?).
Apprezzabile anche qua lo stile. Ero perplessa dalla scrittura a più mani, ma il collettivo Valery Esperian si è rivelato, nel suo insieme, un abile scrittore che non mi ha mai fatto percepire che a narrare fossero più persone. 
Nel complesso, per Cheope e Akhenaton, è una serie che mi sento di consigliarvi se amate immergervi nel passato. 

Voto finale: 3,5/5

Commenti

  1. A me personalmente è piaciuto, e non capiusco il problema con le poche scene di sesso, comunque funzionali alla narrazione. Quando scriveva Wilbur Smith il sesso era tabù, oggigiorno no.

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