[Recensione] Beate noi di Amy Bloom


"Il ragazzo giusto è uno che ti va a prendere una medicina nel cuore della notte, anche se fuori c'è una tempesta, anche dopo vent'anni che state insieme. È quello che ogni giorno ti dimostra quanto ti ama spalando il vialetto pieno di neve, e portandoti le buste della spesa. Le belle parole non valgono niente, Eva"

Il mio voto finale: 4/5... Romanzo bellissimo sul rapporto tra due sorelle, unica piccola pecca, per me, il finale, mi aspettavo di più. 

Trama
America, anni Quaranta. Due sorellastre, Eva, schiva dodicenne abbandonata dalla madre, e Iris, ragazza fascinosa, cinica e aspirante attrice, si ritrovano inaspettatamente a convivere sotto lo stesso tetto: quello del padre Edgar, ex insegnante di letteratura inglese e vedovo da poco. Dopo l’inizio complicato, tra le due s’instaura un profondo affetto e insieme decidono di partire alla volta di Hollywood, dove Iris spera di lavorare nel mondo dello spettacolo. La ragazza piace e il lavoro non manca, ma tutto precipita quando, a una festa per sole donne, ad accorgersi di lei sarà la bellissima Rose Sawyer, attrice sulla cresta dell’onda, che diventa la sua amante: i paparazzi però sono dietro l’angolo e, in un paese dove aleggia ancora lo spettro del proibizionismo, è importante che la relazione non venga allo scoperto. Così Iris ed Eva sono costrette a fuggire a New York, dove devono inventarsi una nuova vita. Ma anche qui le insidie sono imminenti. In un’esistenza governata dal caso, tra riavvicinamenti col padre squattrinato, incendi, incarcerazioni, cartomanzia e rapimenti di bambini, le due ragazze cercheranno la loro strada senza perdere mai il sorriso. Sullo sfondo, i discorsi di Roosevelt, la seconda guerra mondiale e il jazz. Con una narrazione vibrante dal sapore picaresco, dove nessun risvolto è mai il più semplice e nessun personaggio è davvero ciò che sembra, Amy Bloom ci mostra come l’affetto tra sorelle sia salvifico anche quando la sfortuna è devastante e come l’estro resti la carta fondamentale per sopravvivere in un mondo come questo, imperfetto ma bello.

La mia opinione
Chi ha una sorella può capire quanto questo tipo di rapporto sia davvero unico. 
Amy Bloom, con uno stile incredibile, descrive l’affetto tra Eva e Iris.
La loro storia è fuori dall’ordinario, Eva è stata abbandonata dalla mamma, mentre quella di Iris è appena morta. Ciò che resta è un padre particolare, Edgar, che invece di occuparsi delle figlie le lascia allo sbando.
Così Iris, decisa a conquistare Hollywood con la sua bravura nello spettacolo e la sua bellezza fuori dal comune, scappa di casa portandosi la sorellastra, con la quale nel tempo è diventata inseparabile.
Le due riusciranno a sopravvivere tra mille difficoltà, finché Iris non si innamora di una donna, un’attrice famosa. Quest’amore, un vero scandalo negli anni Quaranta, sarà la rovina della carriera di Iris.
Così, con il ritrovato padre Edgar e l’eccentrico amico Francisco le due giovani si recano a New York per iniziare una nuova vita.
Ma il loro rapporto sarà segnato da tante difficoltà e litigi che rischieranno di dividerle per sempre.
Come vi ho detto all’inizio, però, il rapporto tra sorelle è davvero unico ed è difficile da scalfire. Io ho la fortuna di avere una sorella, spesso siamo cane e gatto e lei vive lontano, ma proprio come tra Eva e Iris, so che lei ci sarà sempre e che mi sosterrà in qualunque scelta o percorso, anche se per lei potrà essere sbagliato.
Questa bellissima storia è raccontata dalla voce di Eva, che si interrompe ogni tanto per lasciare spazio alle lettere di Iris che, anche lontana, continuerà a scrivere alla sorella che non le risponde, sapendo che, prima o poi, riuscirà a perdonarla.

Amy Bloom è una fantastica scrittrice che riuscirà a tenervi incollati alle pagine di questo bellissimo romanzo, facendovi innamorare dei suoi personaggi, che, con la loro eccentricità, non potranno non rimanervi impressi.

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